¿Quiénes somos? | Chi siamo?

Somos mujeres y amigas. Somos el equilibrio de la ambivalencia: revolucionarias y un poco burguesas; pueblerinas y mujeres de mundo, inteligentes y a veces vergonzosamente estúpidas. Somos el placer de la delicadeza: la costumbre de esperar con la mesa tendida, la comida caliente, el vino en las copas. Somos la exacerbación del delirio: todas las veces que soñamos desesperadamente con ser Ursula Hirschmann o Aleida March y las que quisimos ser Audrey Hepburn o una chica Almodóvar (aunque no lo confesemos). Somos la superstición del destino: los libros que nos cambiaron el rumbo, las cartas de tarot, las postales antiguas. Somos la nostalgia de nuestro pasado: todas las ciudades, las casas en las que hemos crecido y vivido, el corazón que se nos divide entre dos continentes y el cuerpo que se queda en uno. Somos las cosas con las que soñamos desde pequeñas: las veces que intentamos volar tirándonos desde un ropero o las que construimos balsas queriendo navegar los ríos. Somos lo que queríamos ser “cuando seamos grandes”: la profesión que elegimos, la pasión que sentimos, el desierto con el que soñamos. Somos el sentimiento sin límites: los versos que nos hacen llorar, los amigos que nos cuidan las espaldas, los hombres que nos hacen felices, todos los aviones que hemos tomado para encontrarnos con un amor. Somos los hombres que nos han querido: el recuerdo de un viejo amante, las cartas de amor que recibimos y que nunca olvidaremos, la dedicatoria imborrable de un libro. Somos el optimismo de la reincidencia: las veces que hemos creído y descreído, las que volveremos a creer, este empeño de amar sin miedos. Somos las guionistas de nuestra propia vida: de nuestras historias de amor, de nuestras tragedias, de nuestras aventuras, de nuestros actos de justicia. Somos Francesca y María las hacedoras de Tragicomico Amore, mujeres y amigas.

Siamo donne e amiche. Siamo l’equilibrio dell’ambivalenza: rivoluzionarie e un po’ borghesi, donne di popolo e donne di mondo, intelligenti e a volte vergognosamente stupide. Siamo il piacere della delicatezza: l’abitudine di aspettare con la tavola apparecchiata, il cibo caldo, il vino nei bicchieri. Siamo l’esasperazione delle allucinazioni: tutte le volte che abbiamo sognato disperatamente di essere Ursula Hirschmann o Aleida March, e quelle in cui abbiamo voluto essere Audrey Hepburn o una ragazza Almodovar (anche se non lo confessiamo). Siamo la superstizione del destino: i libri che hanno cambiato la nostra rotta, le carte dei tarocchi, le cartoline antiche. Siamo la nostalgia del nostro passato: tutte le città, le case in cui siamo cresciute e vissute, il nostro cuore che si divide in due continenti e il corpo che rimane in uno. Siamo le cose che sognavamo fin da bambine: quella volta in cui cercammo di spiccare il volo gettandoci da un armadio, o quella in cui costruimmo una zattera con il desiderio di navigare lungo i fiumi. Siamo quello che volevamo essere “quando saremo grandi”: il lavoro che abbiamo scelto, la passione che sentiamo, il deserto che sogniamo. Siamo il sentimento senza limiti: i versi che ci commuovono, gli amici che ci proteggono le spalle, gli uomini che ci rendono felici, tutti quegli aerei che abbiamo preso per incontrare un amore. Siamo gli uomini che ci hanno amato: il ricordo di un vecchio amante, le lettere d’amore che abbiamo ricevuto e che mai dimenticheremo, la dedica incancellabile sulla prima pagina di un libro. Siamo l’ottimismo della ricaduta: le volte che abbiamo creduto e diffidato, quelle che siamo tornate a credere, questa perseveranza ad amare senza paure. Siamo le sceneggiatrici delle nostre vite: delle nostre storie d’amore, delle nostre tragedie, delle nostre avventure, dei nostri atti di giustizia. Siamo Francesca e María, le autrici di Tragicomico Amore, donne e amiche.